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Le dimensioni e il perdurare dell'attuale crisi impongono una radicale riconsiderazione del modello di sviluppo occidentale. Il XXI secolo sembra subire una "tempesta perfetta": da una parte le contrazioni della morale e dell'istruzione minano le qualità del cittadino; dall'altra l'espansione dello sviluppo ne esaspera l'incedere verso un sempre maggiore inquinamento ambientale, una sempre più esasperata divisione tra Paesi ricchi e Paesi poveri, un aumento della ricchezza per i già ricchi e nuove e più radicali povertà. L'esito è una spirale perversa il cui punto di equilibrio mette in gioco scenari a cui non eravamo preparati né avevamo previsto: immigrazione e cultura del rifiuto, malnutrizione e obesità, rifiuto/incapacità di vedere il nostro Mondo in pessime condizioni. Sembra una sfida quasi improba, che l'intelligenza degli uomini, tuttavia, se vorrà, saprà raccogliere e, come al solito, vincere.